Sauro Filippeschi

Oggi ripenso al mio primo incontro a Pesaro al quale andai come semplice genitore, genitore di Marco ragazzo del fenotipo classico, partendo da Pisa, la città in cui vivo tuttora insieme a Cristina, e i fratelli di Marco.
Allora fui molto sorpreso dal clima disteso e inclusivo nel quale venivano prese le decisioni.
La mia opinione, come semplice genitore, aveva lo stesso peso di quella del presidente, del tesoriere, dei consiglieri e dei medici che avevano ruoli definiti.
Tutte persone che avevo imparato a conoscere nei giornalini della nostra Associazione e con le quali poi nel tempo abbiamo stretto un rapporto di vera amicizia.
Io da allora sono diventato prima membro del Consiglio Direttivo e poi Presidente dell’Associazione, ma in me e intorno a me il clima non è mai cambiato. C’è sempre stata quella voglia di dare una mano in armonia. Quando ci troviamo nel direttivo ora come allora, non siamo più solo i genitori dei nostri figli, ma gli “zii” di tutti i nostri ragazzi con la stessa voglia di dare una mano e di collaborare come in una famiglia speciale.
E’ con questo impegno che ho deciso di ricandidarmi a ricoprire il ruolo di membro del direttivo ed è con la stessa emozione che ho accolto la richiesta di essere di nuovo Presidente per un secondo mandato. Le sfide associative sono molte e vanno dal supporto alla sperimentazione di nuovi farmaci al sostegno dei ragazzi, dalla promozione della nostra Associazione e dall’ottenimento di fondi alla formazione di nuovi medici, insegnanti e riabilitatori.

Credo che in questi due decenni l’Associazione si sia consolidata e stia crescendo grazie all’apporto di tutti, perché abbiamo bisogno veramente di tutti. Io farò la mia parte secondo le mie capacità, sicuro che anche in questo mandato riceverò molto di più di quanto riuscirò a dare.
W la famiglia Cornelia.
E’ con questo impegno che ho deciso di ricandidarmi a ricoprire il ruolo di membro del direttivo ed è con la stessa emozione che ho accolto la richiesta di essere di nuovo Presidente per un secondo mandato. Le sfide associative sono molte e vanno dal supporto alla sperimentazione di nuovi farmaci al sostegno dei ragazzi, dalla promozione della nostra Associazione e dall’ottenimento di fondi alla formazione di nuovi medici, insegnanti e riabilitatori.
Credo che in questi due decenni l’Associazione si sia consolidata e stia crescendo grazie all’apporto di tutti, perché abbiamo bisogno veramente di tutti. Io farò la mia parte secondo le mie capacità, sicuro che anche in questo mandato riceverò molto di più di quanto riuscirò a dare.
W la famiglia Cornelia.

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