Spesso non viene data la giusta importanza allo Statuto, a volte i soci non lo conoscono, non sanno magari neanche della sua esistenza, ma lo Statuto di ogni associazione è un po' come la nostra Costituzione: un insieme di regole fatte per permettere la partecipazione di ogni socio, per impedire a chiunque di appropriarsi dei nostri beni e per tutelare i nostri ragazzi da azioni inopportune o lesive. È veramente la nostra unica arma democratica.
La Riforma del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) è diventata ormai operativa e con questa sono state introdotte alcune novità che riguardano le associazioni, le cooperative ma anche quel patrimonio di esperienze, di partecipazione civile, di cittadinanza attiva diffuso su tutto il territorio del nostro Paese.
Questa riforma ha richiesto un adeguamento dal punto di vista giuridico e fiscale, ma soprattutto un ripensamento e una nuova collocazione di ogni organizzazione.
I “nuovi” enti del Terzo settore (ETS) sono stati iscritti nel “Registro Unico Nazionale” e possono godere di tutte le agevolazione previste per le organizzazioni di volontariato come la nostra; la più importante delle quali è sicuramente quella di continuare a ricevere il 5 per mille che molti di voi ci regalano ogni anno.
Il D.Lgs. 117/2017 imponeva ad ogni organizzazione di volontariato di adeguare il proprio statuto alle nuove leggi vigenti entro il 3 Agosto 2019.
Lo statuto è LA VITA di una associazione e cambiarlo per adeguare le nuove disposizioni normative non è stato per niente facile.
In venti anni di vita associativa solo una volta, in passato (marzo 2004) abbiamo dovuto convocare l’Assemblea Straordinaria per approvare alcune modifiche sullo statuto originale scritto dai nostri soci fondatori.
Nello statuto ci sono riportati gli scopi dell’Associazione, le azioni possibili, i diritti e i doveri degli associati e quali sono i suoi organi di controllo e il loro funzionamento.
Lo Statuto associativo, approvato il 22 giugno e in vigore dal 9 luglio 2019
